Alexander Lowen nel suo lavoro di medico e psicoanalista poté osservare come i blocchi muscolari impedivano il libero scorrere dell’energia vitale.
Per esempio, osservò che, un diaframma cronicamente contratto, interrompeva l’onda respiratoria, provocando una respirazione superficiale, il cui risultato determinava una diminuzione dell’apporto di ossigeno con riduzione del livello energetico.

Una persona con il flusso energetico bloccato, perde una parte della sua vitalità, che influisce negativamente sul suo stato psico-fisico
L’energia vitale è un elemento invisibile che scorre nel corpo visibile, quando si blocca, non fluisce più liberamente ma è imprigionata in una o in più zone del corpo, da contrazioni muscolari.

Ne consegue che, la salute dipende dal libero scorrere dell’energia vitale in tutto il corpo. Quando siamo energeticamente equilibrati, tutto il corpo partecipa in modo armonioso alle manifestazioni espressive ed emozionali.

Da adulti rispetto a quando eravamo bambini, la caratteristica di armonia tra corpo ed emozioni generalmente tende a perdersi perché si possono fare esperienze di come la libera espressione delle nostre emozioni si scontra con il rifiuto, la disapprovazione, l’umiliazione, ecc. Impariamo presto, perciò, a controllare le nostre emozioni, e questo ha delle conseguenze. Blocchiamo permanentemente i muscoli coinvolti in queste espressioni medianti tensioni croniche, che sono inconsce.

Il riflessologo che si predispone all’ascolto e all’osservazione, può riscontrare attraverso la ricerca riflessologica quanto rilevato da Lowen, il quale osservò che i blocchi nella gola e nelle mascelledal punto di vista emozionale, ci impediscono di piangere, di cantare o di gridare di gioia. I blocchi nelle spalle e nelle braccia trattengono sia il desiderio di aggredire e di colpire, sia la voglia di abbracciare. I blocchi nel giro vita ci impediscono prevalentemente di respirare bene. Lacontrattura dei muscoli delle gambe e dei piedi blocca lo stimolo alla ribellione, ma diminuisce anche la nostra capacità di stare in piedi e di essere indipendenti.

I molti muscoli che uniscono il bacino al tronco e alle gambe, come quelli della parte bassa della schiena, delle natiche, delle cosce, del pavimento pelvico, sono coinvolti nel controllo della sessualità e delle funzioni escretorie. Le loro tensioni croniche impigriscono la nostra sessualità e alimentano le disfunzioni legate all’apparato riproduttivo (Negli ultimi cinquanta anni si sta assistendo a un progressivo aumento di casi d’infertilità) inoltre, spesso sono causa di dolori lombari cronici e di stimolo a urinare frequentemente.

La Riflessologia si propone di intervenire sulle dimensioni: energia/mente/ corpo, così da ritrovare un organismo carico di vitalità, condizione che ci consente di vivere a pieno la nostra realtà e coltivare il desiderio di essere accettati e amati per ciò che siamo. La riflessologia, inoltre consente di far scorrere liberamente la nostra energia e di liberarci dalla “tanaglia” delle contratture muscolari croniche.

Il metodo operativo su cui si basa l’applicazione della riflessologia in caso di contratture muscolari croniche comprende una serie di passaggi:
1) Ascolto della storia del cliente
2) Ricerca riflessologica visiva e tattile
3) Controllo della postura del cliente nelle sue varie posizioni, in piedi, seduto e sdraiato
4) Trattamento

La metodologia d’intervento riflessologico si propone come obiettivo primario quello di ristabilire il libero movimento dell’energia del corpo, intervenendo in modo mirato sui blocchi energetico / emozionali, presenti nel paziente. E’ fondamentale tenere conto di questi aspetti perché, quando nel bambino l’espressione di un sentimento non è accettata, egli è costretto a inibire l’emozione anche mediante, la contrazione dei muscoli atti all’espressione dell’emozione stessa. Quando tale inibizione si protrae nel tempo l’’energia si ritira e il muscolo rimane contratto. La Riflessologia Olistica può favorire l’integrazione tra corpo e mente, per aiutare la persona a sciogliere i blocchi energetici e i meccanismi difensivi che si creano sia a livello fisico che psicoemotivo.

Dalla Psicosomatica sappiamo che, quel che accade nella mente, riflette quel che accade nel corpo, e viceversa. In altre parole, l’uomo nel corso della propria vita, imprime nel proprio corpo, oltre che nella propria mente, le emozioni e i pensieri che derivano dagli stimoli del mondo esterno.
La memoria di questi eventi si iscrive nel corpo sotto forma di contrazioni muscolari. Si è detto prima che, dove c’è tensione non scorre l’energia, e dove questa non fluisce i muscoli si contraggono.

Le stimolazioni riflessologiche secondo uno schema opportunamente predisposto dopo la ricerca, sono efficaci per consentire alle persone di entrare in contatto con le tensioni del loro corpo e dissolverle.

Il lettore che fosse interessato a maggiori approfondimenti può contattarci inviando una mail a info@associazioneaimo.it

Dott. Sergio Atzori
Naturopata e Maestro di Riflessologia.
Docente della Scuola di Riflessologia AIMO.